“Se il mondo è in fiamme, racconta una storia. A volte è proprio quando tutto sembra finito per sempre che le cose più grandi hanno inizio.”Che senso ha raccontare la storia della bomba atomica? Nessuno, in apparenza. Perché tutti sappiamo già come va a finire. Il mattino del 6 agosto 1945, la bomba viene sganciata sulla città di Hiroshima. E fa circa centosessantaseimila vittime. Eppure, c’è un eppure. Perché questa è una storia diversa da tutte le altre. La sorpresa non sta nel finale, ma nei singoli passaggi. Un presidente che sale al potere nel momento sbagliato. Una rete di falsi sospetti e informazioni top secret. Un gruppo di eccentrici fisici convinti che i marziani siano qui tra noi, e che in nome della scienza non ci siano limiti che non si possano superare. E ancora: Nobel consegnati per errore, città create dal nulla, improvvise sostituzioni e rovesciamenti di sorte. Se dietro ogni grande disastro si nasconde una serie di casualità e di errori – più o meno piccoli, più o meno umani –, allora l’esplosione di Fat Man e Little Boy è senza dubbio la più grande catastrofe della Storia, “una catena di fatti eccezionali, imprevedibili e paradossali inanellati in modo impeccabile”. Prendendo spunto da uno dei suoi monologhi più riusciti, Roberto Mercadini ci racconta protagonisti e retroscena di quell’evento devastante, e ci ricorda, in un mondo ossessionato dalla velocità e dal progresso, l’importanza della riflessione e della lentezza.
Recensione di Dylan Alessio Elies
Da sempre la storia della bomba atomica mi ha incuriosito, e il modo in cui questo libro la racconta è incredibile.
Il libro non ha un approccio strettamente storico, ma si può considerare come una narrazione della vicenda, iniziando dai personaggi principali, le cui storie si intrecciano nel corso della storia, fino ad arrivare al fulcro di questo libro, ovvero lo sgancio della bomba atomica ad Hiroshima e Nagasaki, un evento storico che al minimo pensiero fa venire i brividi.
Il libro presenta molte metafore, che hanno significati molto interessanti. Un esempio è la metafora che si può trovare all’inizio del libro, ovvero: “La bomba atomica è come una cattedrale eretta da un uragano”. Fin da subito questa frase mi ha colpito molto, perché nasconde un grande significato, e nel libro ci sono molte frasi di questo calibro.
Nel complesso è un libro molto interessante e coinvolgente, il motivo è che da quando ho iniziato a leggerlo, non mi sono potuto staccare. Anche se conoscendo in parte la storia di ciò che si tratta nel libro, non potevo attendere cosa potesse accadere in ogni capitolo: nuovi personaggi da conoscere, situazioni impensabili, e titoli fantasiosi!.
Così, se un giorno volessi rileggere questo libro, non mi farei problemi a comprarlo, o a consigliarlo ad un amico.
Il romanzo “Bomba Atomica” di Roberto Mercadini offre un viaggio avvincente attraverso la storia della nascita della bomba atomica. Pubblicato nel 2020 da Rizzoli, ha catturato l’attenzione del pubblico grazie alla sua capacità di coinvolgere il lettore, sebbene all’inizio possa apparire un po’ lento. Tuttavia, man mano che la trama si sviluppa, diventa sempre più avvincente, rendendo la lettura più scorrevole.
L’autore presenta una vasta gamma di personaggi, dalle figure più celebri come Hitler, Fermi e Oppenheimer a quelle meno conosciute ma cruciali nel processo. Particolarmente significativa è l’inclusione di scienziate spesso trascurate, come Ida Noddack e Lise Meitner, riconoscendo il loro importante contributo nella realizzazione della bomba atomica.
Uno dei momenti più intensi del romanzo è la rappresentazione delle conseguenze delle bombe atomiche, che porta il lettore a riflettere sulle devastanti ripercussioni degli armamenti atomici. Mercadini riesce a trasmettere con sincerità e intensità l’orrore di tali eventi.
Le intenzioni dell’autore sono principalmente due: denunciare socialmente gli orrori delle armi atomiche e rappresentare in modo accurato gli eventi storici legati alla loro creazione e utilizzo.
Una citazione significativa presente nel romanzo offre una riflessione profonda sulla natura umana e sulle dinamiche di potere nella storia. Il proverbio “Fra i ciechi, l’orbo è re” suggerisce che anche chi ha limiti evidenti può primeggiare se gli altri ne presentano ancora più grossi. Tuttavia, l’osservazione successiva, “Fra gli orbi, il cieco è re”, rovescia la prospettiva, sottolineando come spesso, nella storia, coloro con limiti evidenti siano scelti come leader. Questo commento sembra indicare una tendenza umana a eleggere leader che possono avere limiti evidenti o carenze, ma che in qualche modo risuonano con l’atteggiamento, la confusione o la violenza dell’elettorato.
In conclusione, “Bomba Atomica” si presenta come un’opera che offre anche una profonda riflessione sulla psicologia umana e sulle dinamiche di potere, invitando il lettore a esaminare criticamente il proprio ruolo nella società e nella storia. Consiglio questo libro a tutti coloro interessati alla storia, alla politica e alla psicologia umana, perché offre una lettura coinvolgente e informativa che stimola la riflessione su tematiche cruciali per il nostro mondo contemporaneo.
Pancrazi Raoul
Questo non è il classico libro che fa la cronistoria di uno degli eventi che ha segnato il Novecento, ma propone invece una prosa semplice e scorrevole, adatta a chiunque.
L’originalità di quest’opera sta nel presentare le varie componenti protagoniste dell’evento, in maniera apparentemente casuale, ma che si collegano man mano, arrivando al tragico epilogo che tutti noi conosciamo.
La mia lettura è stata interrotta innumerevoli volte a causa delle domande continue che mi vorticavano nella testa: “Sarebbe accaduto lo stesso se ci fosse stato qualcun altro?” “ E se il fratello di Fermi fosse sopravvissuto all’intervento?” “Cosa sarebbe successo se Henry Tandey avesse premuto il grilletto?” “E se la scelta di monitorare il partito nazional socialista non fosse ricaduta sul caporale Adolf Hitler?” “Chi sarebbe stato a capo del progetto Manhattan se lo scienziato Mark Oliphant non avesse continuato a parlare di tale programma in presenza di Oppenheimer, dando per scontato il suo coinvolgimento?
Insomma queste sono solo alcune delle mille domande che mi sono posta durante la lettura.
Un’altra caratteristica che ho apprezzato molto di questo libro è la presentazione, non del tutto canonica, dei vari personaggi, infatti essa non è riferita solamente agli eventi legati al fine della bomba atomica, ma tali soggetti sono presentati nella loro complessità di esseri umani, con aneddoti talora curiosi e divertenti, come ad esempio il fatto che la casa del fisico Niels Bohr fosse dotata di tubature speciali che permettevano il rifornimento continuo di birra.
Sono d’accordo con Mercadini nello stupirsi delle persone quando apprendono che la fonte principale di questo libro è proprio il “Mein Kampf” di Hitler. Tali individui forse dimenticano che la pratica di censura, che veniva attuata in maniera estrema, era un’ azione compiuta proprio dai nazisti…
Questo libro sintetizza una riflessione all’apparenza superflua, ma che in realtà può cambiare la storia: “ la persona giusta al momento giusto fa la differenza ma, come abbiamo potuto vedere, succede anche con la persona sbagliata al momento giusto.”
“Bomba Atomica” di Roberto Mercadini è un libro che affronta in modo coinvolgente un argomento così delicato e complesso come la bomba atomica. Tuttavia, ciò che rende davvero unico questo lavoro è il modo in cui l’autore dà vita ai suoi personaggi.
Mercadini dipinge con maestria un affresco ricco e sfaccettato di individui che sono coinvolti nell’evento storico della bomba atomica.
In questo romanzo, Mercadini offre un’interpretazione unica e umoristica dell’argomento delicato della bomba atomica, trasformandolo in un viaggio comico attraverso le vite dei suoi personaggi, cosa che rende meno pesante la lettura.
Ogni individuo, dallo scienziato geniale al politico goffo, è descritto con un tocco di comicità che rende la lettura un’esperienza irresistibile. Le loro azioni ed i loro dialoghi sono così ben costruiti che è impossibile non sorridere o addirittura scoppiare a ridere di fronte alla lettura del libro.
Mercadini usa l’umorismo per affrontare temi profondi e complessi, come la natura umana, il potere e le conseguenze delle nostre azioni.
Non ci sono eroi o cattivi, ma esseri umani con tutte le loro sfumature e ambiguità.
Inoltre, il modo in cui l’autore intreccia le storie dei diversi personaggi è semplicemente magistrale.
La narrazione scorre fluida e leggera, rendendo la lettura di “Bomba Atomica” un piacere puro dall’inizio alla fine.
Giovanni Rossi Ferrini, 2A Scientifico
Recensione del libro “Bomba Atomica”
-Casa editrice: Rizzoli
-Anno di pubblicazione: 23 giugno 2023
Il libro è interessante; l’autore indubbiamente cerca di trasmettere al lettore una conoscenza sul più pericoloso ordigno mai creato fino ad oggi.
La trama potrebbe coinvolgere perché ci sono diversi aneddoti relativi al progetto Manhattan, alle diverse situazioni storiche che coinvolgevano la posizione de russi, viene raccontata la vita di due giapponesi sopravvissuti all’ esplosione e il coordinamento degli scienziati di punta che hanno contribuito allo stesso progetto in un un villaggio all interno di Los Alamos non rappresentato in nessuna cartina geografica: completamente top secret.
Personalmente però questo romanzo non mi è piaciuto perché, oltre a essersi dilungato eccessivamente sulle vite degli
inventori, in un punto diviene quasi una monografia di Adolf Hitler e questo, oltre a sviare il lettore da quella che pensavo essere la trama principale, è una parte trattata in maniera prolissa raccontando per filo e per segno ogni episodio della sua vita. A mio avviso sarebbe bastata una sola pagina per creare un nesso cronologico e storico teso a sottintendere e a far comprendere meglio al lettore la stoia generale.
Sicuramente il libro non ha un fine informativo e se si fosse concentrato sulla meccanica della bomba atomica sarebbe risultato diverso da ciò che è ma un lettore, quando è interessato a un libro, fa riferimento anche al titolo dello stesso, per cui
si aspetta di trovare riferimenti puntuali relativamente a questo e, nel mio caso, informazioni più dettagliate in merito alla creazione della bomba atomica.
Il lessico tuttavia è scorrevole e la lettura piacevole.
Consiglio il libro a studenti della mia età che abbiano interesse per fatti e aneddoti storici e curiosità per le vite dei protagonisti.
Ruggero Alessandro Tassi
Il libro “Bomba atomica”, scritto da Roberto Mercadini, è un libro particolare perché come dice l’autore “sappiamo tutti come fa a finire l’evento della bomba atomica”; perciò ci domandiamo a cosa serve leggere questo libro? Il testo è ricco di personaggi, vi consiglierei di disegnarli su un foglio attraverso le descrizioni accurate di Mercadini così da non confondere gli uni dagli altri. Il libro parla non solo dello sgancio della bomba atomica, ma anche di quello che accade prima: lo studio, la costruzione, la strategia… Questi fattori sommati fra loro portarono alla creazione dell’ordigno più potente e maligno che l’uomo abbia mai creato. Consiglio di leggere questo libro agli amanti del colpo di scena e della Seconda guerra mondiale.
Tommaso Bettarelli
Di cosa parla “La bomba atomica”? Cos’ha di diverso dagli altri libri sull’argomento? Il titolo in sé per sé è abbastanza esplicativo: questo libro parla dell’invenzione, creazione ed esplosione “dell’ordigno più potente al mondo”, ma anche e soprattutto di tutti quelli che, dalla prima guerra mondiale al 1945, hanno contribuito ad inventare e costruire l’ordigno. Il libro ci racconta di importanti personaggi storici dell’epoca, come per esempio Harry Truman: il ragazzo venuto da una fattoria statunitense che poi divenne Presidente degli Stati Uniti e prese la decisione di lanciare le bombe su Hiroshima e Nagasaki, facendo milioni di vittime. Ci parla inoltre del motivo che indusse gli scienziati di tutto il mondo a scervellarsi e ad arrancare per cercare di arrivare alla bomba prima dei tedeschi: Adolf Hitler. Come ha fatto un ragazzino timido e disordinato a diventare il terrore di un intero popolo? E come dimenticarsi di Enrico Fermi, uno dei quattro principali autori dell’ordigno, l’unico italiano che lavorò al progetto? Chi si sarebbe mai immaginato che questa mente brillante potesse divertirsi nel fare scherzi sciocchi ai suoi compagni e ai professori? Questi personaggi storici ci vengono descritti e raccontati fin dalla loro infanzia, per farceli conoscere e scoprire piano piano; ci vengono descritti tutti gli eventi, i colpi di scena, i dettagli, gli avvenimenti assurdi che portarono infine all’esplosione della bomba. Tutti questi racconti si mescolano insieme in un libro ricco di commedia, tragedia e mistero, per cercare di dare una spiegazione razionale ad un avvenimento del tutto irrazionale. Un libro che, ormai avrete capito, cerca di spiegare la causa più che l’effetto.
Tranquilli, benché all’apparenza possa sembrare un saggio noioso, in realtà non lo è per niente: lo definirei un libro a metà fra la narrativa e la saggistica, in grado di trasportarci indietro nel tempo, con una scrittura ed un linguaggio tecnico ma scorrevole, articolato ma del tutto comprensibile. Forse è proprio il linguaggio la cosa che mi è piaciuta di più: il linguaggio e la capacità dell’autore di districare gli eventi ingarbugliati della storia e di raccontarli in maniera accattivante e dettagliata.
Lo consiglio veramente a tutti, a tutti quelli che sono affamati di conoscenza e di dettagli che in un libro di storia non troveresti mai; lo consiglio a tutti quelli ai quali non basta sapere che la bomba atomica è esplosa nel 1945, ma vogliono capire perché esplose.
Nel romanzo ‘Bomba Atomica’ di Roberto Marcadini, veniamo trasportati negli anni tumultuosi della
Seconda Guerra Mondiale, dove la corsa per lo sviluppo della bomba atomica ha raggiunto proporzioni
epiche. Seguiamo le vicende dei protagonisti mentre si trovano al centro di un’operazione segreta di
proporzioni globali, navigando tra tensioni politiche, dilemmi morali e la frenesia della ricerca scientifica.
Roberto Marcadini ci regala un’avvincente narrazione che ci tiene incollati alle pagine fin dall’inizio. Con una
prosa ricca e coinvolgente, ci trasporta nei laboratori segreti e nelle sale decisionali dove si decide il destino
del mondo intero. I personaggi sono ritratti con profondità e complessità, permettendoci di comprendere le
loro motivazioni, i loro dubbi e le loro passioni mentre si trovano a fronteggiare una delle sfide più grandi
dell’umanità. Marcadini riesce a bilanciare abilmente la suspense con la riflessione, offrendo al lettore non
solo un’avventura emozionante, ma anche una profonda meditazione sulle conseguenze della scienza e
della guerra. “Bomba Atomica” è un romanzo che non solo intrattiene, ma anche educa e stimola il pensiero
critico, confermando Roberto Marcadini come uno dei maestri contemporanei della narrativa storica.
Sentimenti Davide, 2Bsel