Se i gatti scomparissero dal mondo

Se i gatti scomparissero dal mondo

K. Genki

Cosa sei disposto a dare al Diavolo per poter vivere un giorno in piú? Attento: ciò che il Diavolo sceglierà di prendersi sparirà dal mondo, per tutti. I telefonini? Va bene. E i film, gli orologi… d’accordo, ma i gatti? Sei pronto a rinunciare ai gatti? Con la delicatezza di Sepúlveda e il gusto per il fantastico di Murakami, Kawamura Genki ha scritto una fiaba moderna per ricordarci quali sono le cose davvero importanti.
Kawamura Genki nasce a Yokohama nel 1979. Dopo una laurea presso la Facoltà di Lettere della Jochi Daigaku, collabora alla produzione di film di successo tra cui Train man e Your name. Nel 2011 si aggiudica il Premio Kumamoto per giovani produttori cinematografici. Per Einaudi ha pubblicato Se i gatti scomparissero dal mondo (2019 e 2020), il suo primo romanzo diventato un successo globale, e Non dimenticae i fiori (2021).

Recensioni

Arianna Sarti

Ho letto questo libro e mi è piaciuto molto. Inizialmente pensavo che l’argomento principale del libro fossero i gatti ed ero molto contenta perché io sono una gattara. Quando ho letto il libro ho scoperto che l’argomento principale non sono i gatti. Ovviamente ne parla, ma non nel modo in cui mi aspettavo io. Anche se non era quello che mi aspettavo la trama mi è piaciuta molto comunque. Il libro è molto scorrevole e ci sono abbastanza dialoghi, ma ci sono anche parti con descrizioni lunghe. Il linguaggio ed abbastanza comprensibile. La storia è molto triste, infatti mentre lo leggevo ho provato molta tristezza. Se potessi dargli un voto gli darei 4.5/5


Niccolò Puglioli

Se i gatti scomparissero dal mondo”, questo è il titolo del fantastico libro scritto da Kawamura Genki, uno scrittore giapponese il quale libro è stato talmente amato che è stato girato un film che rispecchia le parole, le scene e i messaggi del libro che consiglio di vedere.
Quando ho scelto il libro in classe pensavo che mi sarei imbattuto in un racconto che ha come tema principale i gatti, invece mi sbagliavo perchè il libro che ho letto ha una storia molto più emozionante e bella di come dice la copertina. Infatti questo libro parla della storia di un ragazzo anonimo a cui viene diagnosticato un tumore al quarto stadio che gli lascia un tempo corto e indefinito da vivere. Il giorno dopo viene sorpreso dalla visita del diavolo che gli spiega che gli rimane pochissimo tempo di vita ma può allungarsela di un giorno ogni volta che fa scomparire dal mondo un oggetto che sceglie il diavolo. per i primi oggetti proposti dal diavolo lui non ci pensa tanto e li fa scomparire, sfruttando il tempo che gli è concesso per riconciliarsi con persone che non vede da molto tempo e pensare ai tempi in cui la madre era ancora viva, però arriva il giorno in cui il diavolo vuole far scomparire i gatti. Il ragazzo possiede un bel gatto che ama fino alla morte e che ha preso in custodia dalla morte della madre, allora lui capisce che se scompaiono gatti continuerebbe a vivere una vita senza vita, senza gioia, allora si rifiuta. facendo ciò il diavolo scompare e lui vive il suo ultimo giorno cercando la persona che ama di più e a cui dare il suo amato gatto.
Posso dire che il libro in questione è uno dei pochi libri che ho letto che mi ha commosso, ma solo leggendolo potete capirmi. una cosa che non mi piace è il fatto che il finale è aperto, mi sarebbe piaciuto che fosse stato spiegato meglio cosa fosse successo. Lo consiglio molto a chi piacciono le storie tristi che non fanno piangere, ma fanno riflettere. Inoltre devo dire che è un libro super scorrevole con descrizioni semplici e leggere, io per esempio l’ho finito in 3 giorni e non me ne sono nemmeno accorto, quindi per chi non vuole cominciare una storia difficile questo libro è perfetto.


Corinna Tani

Il protagonista della nostra storia vive da solo con il suo gatto e conduce una vita abbastanza monotona. Un giorno però gli viene diagnosticata una malattia incurabile, da lì la sua vita cambia. Si presenta a casa sua il diavolo in persona che gli propone un patto per far allungare la sua vita di un giorno tutti i giorni a patto però di far scomparire dal mondo un oggetto ogni giorno diverso e sarà il diavolo a scegliere quale. Di questo libro ho apprezzato i dialoghi fra i personaggi, la storia e gli argomenti trattati. Purtroppo però certe volte leggendo il libro lo trovavo lento e non mi sembrava che scorresse bene. Il finale inoltre non mi ha convinta del tutto, forse avrei preferito che il libro finisse diversamente. Nonostante tutto penso sia un libro interessante e ne consiglierei la lettura.


Allegra Cassará

In questo libro vengono resi inestimabili anche quei pochi secondi di vita che potremo avere in più.

Del protagonista non si sa il nome, fa il postino, ma non ne sembra molto soddisfatto, il suo unico punto di riferimento sono i gatti.

Il protagonista venne ricoverato in ospedale a causa di un malore alla testa che poi si rivelò una malattia degenerativa cronica, che dunque andava a peggiorare con il passare del tempo.

Durante la sua permanenza in ospedale il protagonista viene visitato dal “diavolo” che da subito si mostra con le stesse sembianze del paziente proponendogli ogni giorno, in cambio di più tempo per vivere, delle cose da far sparire.

Di questo libro mi sono piaciute molto le riflessioni che ha fatto il protagonista prima di far scomparire una cosa dal mondo intero.

Tutto sommato il libro mi ha soddisfatto il giusto perché ritengo eccessiva la quantità di sequenze descrittive.


Elias Dyrmishaj

Trama: Il protagonista del racconto è un anonimo postino e ogni giorno della sua vita è sempre uguale e lo passa a lavorare. Vive in un appartamento con il suo gatto, Cavolo, al quale tiene molto. Un giorno, il postino, sente un fastidioso mal di testa che si rivela poi essere un cancro, incurabile oltretutto. Ha solamente una settimana di vita e in quello che gli resta da vivere decide di compilare una lista delle dieci cose da fare prima di morire. È disperato, ma le cose cambiano quando il diavolo gli proporrà un patto. Quest’ultimo gli proporrà un giorno in più di vita in cambio di qualcosa, e ciò che avrebbe scelto sarebbe scomparso in modo permanente dal mondo. Allora il postino inizia a pensare cosa far scomparire, i telefoni, gli orologi, i film ecc ecc. Solo che ogni concessione al diavolo cambia il corso della vita del protagonista e dei suoi cari. Soprattutto quando il diavolo chiederà di far scomparire i gatti.
MOTIVI PER CUI MI È PIACIUTO: ci sono molti motivi per il quale mi è piaciuto, ma il motivo principale è la trama, infatti l’ho trovata molto interessante ma soprattutto molto scorrevole. Il linguaggio che viene utilizzato nel libro è molto semplice e, a parere mio, comprensibile. Il libro lo consiglierei a molti miei amici, anche perché so che hanno gusti simili ai miei.
CITAZIONE PREFERITA:”Gli uomini non muoiono finché hanno acqua da bere, qualcosa da mangiare e un posto dove dormire. Tutte le altre cose a questo mondo sono superflue e se ne può fare tranquillamente a meno.


Diego Baragatti

se i gatti scomparissero dal mondo di Kawamura Genki.
questo libro narra di un postino che col passare del tempo scopri che era affetto di un tumore al cervello. dopo questa comunicazione, davanti al protagonista gli viene posta una scelta dal diavolo, ossia far scomparire qualcosa dal mondo in cambio di un giorno in più di vita. le cose non sono proprio scelte dal protagonista ma piuttosto dal diavolo infatti inizia con proporre i telefoni, film, orologi; per poi finire con i gatti. davanti a questa scelta il protagonista si trova in molta difficoltà, perché il suo gatto era l’unico ricordo che gli era rimasto di sua madre. davanti ad una semplice proposta si pone un libro intero che grazie a frasi molto importanti riesce a nascondere significati molto profondi come per esempio una delle prime frasi : “ come cambierebbe il mondo? e come cambierebbe la mia vita? se io scomparissi dal mondo. il mondo non cambierebbe una virgola e tutto andrebbe avanti allo stesso modo, giorno dopo giorno? “.
questa è una frase che mi pongo quasi tutti i giorni e forse si sono poste molte altre persone insieme a me, soprattutto le persone in fin di vita. infine questo libro mi è piaciuto e riesce a mischiare bene umorismo, malinconia e ironia ed è un libro che fa riflettere molto


Alessia Galingani

Far scomparire o scomparire, una domanda difficile a cui rispondere, ma che probabilmente in fin di vita tutti vorremmo che ci venisse posta. Ed è proprio questo quello che è successo al protagonista del romanzo “Se i gatti scomparissero dal mondo”. Un uomo che a metà della sua vita, gli viene comunicato che gli rimangono solo pochi giorni di vita. Così per allungare questo periodo breve di tempo, il diavolo Aloa, un diavolo diverso dagli stereotipi che abbiamo, gli pone la fatidica domanda. Vuoi far scomparire dal mondo qualcosa o qualcuno, oppure far scomparire te stesso? La risposta inizialmente è una, rimanere ancora in vita e far scomparire altro. Cosi si allungano i giorni, fino a quando arriva la domanda che mai avrebbe voluto sentire. Vuoi far scomparire i gatti dal mondo? La parola “gatti” non è generica, ma comprende anche quel piccolo esserino che ha in casa, con cui condivide ormai da tempo totalmente la sua vita. A questo punto decide che i gatti devono rimanere e che piuttosto se ne va lui.

Il finale che ci aspetta è aperto, dunque non preciso e immaginario. Ma gli insegnamenti che Kawamura Genki, l’autore, vuole darci con questo romanzo sono più che chiari e profondi. Ci vuole ricordare quanto importate sia la vita e di quanto bello sarebbe arrivare alla fine senza avere rimorsi di una vita vissuta. Ci spinge cosi a non fermarsi mai, anche davanti a ostacoli più difficili da superare e di saltare sempre più in alto. Infine ricorda continuamente di pensare alle persone che abbiamo vicine e di amare sempre, perché l’odio non porta a nulla. Un libro che rileggerei perché oltre a strappare molti sorrisi, fa riflettere su se stessi e il mondo che ci circonda.


Martina Rossi

Un postino giapponese di trent’anni, una malattia terminale e pochi giorni per morire senza rimpianti. Il tempo scorre, gli attimi rimanenti sono pochi quindi se ne avessi l’opportunità, fino a dove ti spingeresti per allungare una vita destinata a finire troppo presto? Il nostro protagonista venderebbe pure l’anima al diavolo..

Sembra uno scherzo,ma è proprio questo il contesto in cui Kawamura Genki nel suo romanzo giapponese dal titolo “Se i gatti scomparissero dal mondo” incastra il giovane postino.

Questo, infatti, dopo aver metabolizzato la notizia capisce che non ha tempo per morire senza rimpianti, ma se qualcuno gliene offrisse di più? Una domanda insensata, nessuno può farlo; nessuno tranne il diavolo. Nonostante si sappia che fare patti con questo non convenga, il prezzo da pagare sembra niente in confronto a vincere la morte finché non hai l’opportunità di far scomparire qualcosa dalla Terra. Il protagonista sceglie così di eliminare, obbligato dal diavolo, i telefoni, i film e gli orologi, e insieme a loro tutti gli effetti che questi provocavano,ma se ti chiedessero di far scomparire i gatti? Tutte le decisioni per il giovane sono state prese dopo una profonda analisi, non solo perché quella di eliminare qualcosa dalla Terra è una grande responsabilità, ma anche perché ognuna delle cose che aveva fatto scomparire rappresentava legami e ricordi. Nonostante ciò, la sua vita valeva più di ciascuna delle cose elencate sopra,ma con i gatti la questione era diversa perché in un mondo in cui era stato abbandonato dalla madre, deceduta per un cancro, e allontanato dal padre, Cavolo, il suo gatto, sembrava essere l’unico appiglio rimasto a cui aggrapparsi. È proprio qui che il postino si rende conto che scegliendo di salvare la sua vita, avrebbe compromesso quelle degli altri. Ne sarebbe valsa la pena?

Tramite un linguaggio semplice e diretto, una narrazione ricca di flashback, ma allo stesso tempo scorrevole, e riflessioni profonde alternate all’”elemento magico”, Kawamura Genki ci insegna che tutto ha un prezzo e come dice la mamma “per ottenere qualcosa bisogna sacrificarne un’altra”.

Questo libro vuole ricordarci implicitamente che le cose non accadono per caso,che dobbiamo fare strada per raggiungere il traguardo e ci insegna che la domenica, o “il giorno di riposo”, attende tutti, sta a noi scegliere come arrivarci. Consiglio il romanzo a coloro che vogliono ampliare il loro punto di vista e,soprattutto, che vogliono scegliere la loro domenica.


Valentino Di Gennaro

Il libro “Se i gatti scomparissero dal mondo” racconta in una lettera gli ultimi giorni del protagonista che ha una malattia terminale.
Un giorno arriva il Diavolo che gli propone un accordo:un giorno di vita in più per far scomparire una cosa. Il libro mi è piaciuto molto sia per la storia che per l’evoluzione del personaggio,dopo il patto con il Diavolo e il compromesso, e il Diavolo a scegliere cosa far scomparire.
Allora il protagonista inizia a capire l’importanza di ogni cosa e della propria vita. Un’altra cosa che mi e piaciuta e la nostalgia che prova quando pensa che deve eliminare il gatto e ripensa agli ultimi momenti con sua mamma e suo padre, al quale e rivolta la lettera.


Alberto Olianti

“Se i gatti scomparissero dal mondo” è un romanzo scritto dall’autore giapponese Kawamura Genki nel 2012 e pubblicato in Italia da Einaudi solo nel 2019.

Il protagonista della vicenda è un giovane postino introverso e solitario, il cui unico compagno è l’amato gattino Cavolo. La sua monotona esistenza sarà sconvolta però da un’inaspettata quanto terribile notizia: il ragazzo è affetto da un grave tumore al cervello. Ma le sorprese per lo sventurato non finiscono qui! Una volta tornato a casa, fa la sua comparsa uno stravagante personaggio, presentandosi come Aloha. Apparentemente un uomo di mezza età con indosso una sgargiante camicia hawaiana, che si rivelerà in realtà essere Satana. Il diavolo in persona è intenzionato a stringere un patto col nostro protagonista: per ogni cosa che scomparirà dal mondo, l’uomo guadagnerà un giorno di vita in più. Semplice, no? Cosa accadrebbe però se a scomparire dovesse essere proprio il suo gatto?

Queste sono le premesse del romanzo, un breve racconto emozionante quanto delicato, che ci farà riflettere su tematiche profonde quali: l’importanza della esistenza, la complessità delle relazioni affettive e la fugacità del tempo. Una finestra su una vita ormai giunta al capolinea, un viaggio disperato per sistemare gli errori del passato, ma soprattutto un inno alla vita e alla bellezza che essa può regalarci. Nei pochi giorni che gli restano l’uomo si impegnerà a risolvere tutto ciò che di importante ha tralasciato: chiudere vecchi rapporti, rievocare significativi momenti della propria vita e capire il vero significato di ciò che lo circonda. Il libro ci fa riflettere proprio sull’importanza che attribuiamo agli elementi della nostra realtà. Quest’ultimi sono legati ai nostri ricordi, finiscono col diventare parte di noi e, in alcuni casi, tratti sostanziali della nostra identità. In questa corsa contro il tempo il protagonista si chiederà spesso se vale la pena continuare a vivere, rinunciando di fatto ad una parte di sé. Tutto culminerà poi con uno stupendo finale aperto, un’incantevole conclusione che lascia al lettore la libertà di immaginare l’epilogo della storia.

Ho molto apprezzato il carattere umoristico del libro, non comune per un romanzo giapponese, ma soprattutto la sua particolarità e la sua bizzarria. E’ proprio Il suo essere sopra le righe nella narrazione che conferisce alle vicende un tono fiabesco ed eleva ulteriormente la qualità di questo racconto.


Armelita Bacaj

Il libro “Se i gatti scomparissero dal mondo” non mi è piaciuto granché perchè, soprattutto all’inizio, non mi ha intrigato molto. La trama però è molto carina. Il libro racconta di un uomo, di cui non si sa il nome, che scopre di avere un tumore al cervello e che gli restano pochi giorni di vita. Ad un certo punto spunta il diavolo che gli propone un patto, che il protagonista accetta…

Mi è piaciuto il suo atteggiamento, che prima di scegliere cosa far scomparire ci pensa e magari fa un’azione per l’ultima volta, ad esempio quando ha deciso di far scomparire i film lui ha guardato l’ultimo film con la sua ex fidanzata.


Arianna Fantini

Il libro di Kawamura Genki è un libro profondo, ambientato in uno stato orientale.
L’autore racconta la storia di un uomo sconosciuto nella sua ultima settimana di vita: un postino preciso, ordinato, un uomo che ha sempre tutto sotto controllo e che vive una vita monotona. L’uomo è solo, ma ha un animale da compagnia, un gatto di nome Cavolo, un piccolo amico a quattro zampe che accompagna il protagonista nelle sue giornate pigre e monotone, anzi nelle sue ultime giornate. Il pover’uomo, infatti, scopre di avere una malattia che in poco tempo lo avrebbe addormentato per sempre. Sapendo della sua morte, l’uomo cerca di stilare una lista dove esprime i suoi ultimi 10 desideri e le azioni che vuole compiere prima di morire: azioni banali che nemmeno riesce a scrivere, resta quindi solo con la sua disperazione e Cavolo. Ma qualcosa cambia: il Diavolo in persona, completamente l’opposto del protagonista, si presenta nella casa del malato e proprio qui l’uomo prende un’importante decisione. Il Diavolo, Aloha, propone un patto, darà un giorno di vita in più al malato in cambio di qualcosa: far scomparire un oggetto dal mondo scelto dal Diavolo stesso. Il protagonista accetta e piano piano gli oggetti iniziano a sparire; film, orologi e telefoni, cose banali ma che ricordano all’uomo una vecchia amicizia, un vecchio amore e la defunta madre: nessuno di loro parla più con lui. Per ogni oggetto scomparso, il protagonista riflette e osserva le conseguenze nel mondo, ma nonostante questo quegli oggetti li vede poco utili e a volte dannosi: i telefoni causano dipendenza, gli orologi controllano il tempo e quindi condizionano le giornate e i film…ormai non sa più quale guardare. Tutto cambierà quando al protagonista verrà chiesto di far scomparire una cosa per lui preziosa: il suo gatto. Con questa richiesta il modo di pensare del protagonista cambia: inizia a riflettere più profondamente e le certezze che aveva prima spariscono una alla volta. Per quanto voglia vivere non vuole far scomparire il suo unico vero amico e compagno di vita e dopo questa definitiva e sofferente scelta, l’uomo sa che morirà a breve, ma questo noi non lo sapremo mai…
L’autore vuole far apprendere al lettore il vero senso della vita, farlo soffermare sulle cose davvero importanti e sulle persone, o amici a quattro zampe, che ti vogliono veramente bene.
Personalmente ho trovato il libro emozionante e, soprattutto, mi ha fatto molto riflettere su quali siano le cose importanti della vita.


Mattia Mento

Se i gatti scomparissero dal mondo
Il protagonista è un postino di 30 anni, vive in un piccolo appartamento con un animale domestico, Cavolo.
Il postino fin dall’inizio del romanzo mette in chiaro che ha un brutta malattia e che morirà a breve.
Al rientro a casa dopo essere stato dal dottore, lui sviene e al risveglio si ritrova il diavolo completamente diverso da come se lo aspettava. Il diavolo gli dice che sarebbe morto il giorno dopo e se avesse sacrificato un oggetto gli sarebbe stato dato un giorno di vita in più (per ottenere qualcosa, bisogna sacrificarne un’altra).
Mi è piaciuto abbastanza , soprattutto quando fa i patti col diavolo .
Mentre una cosa che mi è piaciuta di meno è che quando fa scomparire gli oggetti, parla e descrive troppo per i miei gusti. Mi sarebbe piaciuto che ci fosse stato qualche dialogo in più con il diavolo.


Valentina Cappuccioni

Il libro se i gatti scomparissero dal mondo narra un postino solitario che ama passare le giornate nel suo appartamento insieme a cavolo il suo gatto che aveva da 4 anni .
La sua vita cambia totalmente a causa di un brutto raffreddore che poi si rivela un tumore al cervello… Mentre il protagonista prova a scrivere una lista di 10 cose che vuole fare prima della morte arriva una persona che non si sarebbe mai aspettata di vedere …

Se i gatti scomparissero dal mondo scritto da kawamura Genki l’ho trovato un libro molto interessante ma anche triste dato che la vita di quest’uomo non era proprio il massimo .
È stato un libro molto scorrevole e scritto bene
Lo consiglierei a tutte le persone in particolare che amano i gatti per capire e interpretare meglio ciò che l’autore prova per questo gatto.


Elisa Onorati

La letture del libro: “Se i gatti scomparissero dal mondo”, non mi ha appassionata e coinvolta come sono riusciti a fare altri libri, ma mi ha trasmesso il messaggio più bello ed importante di tutti: non dobbiamo sottovalutare l’importanza delle cose o persone che ci stanno vicino.
Molto spesso tendiamo a dimenticarci l’essenzialità di ciò che ci circonda e ce ne rendiamo conto quando è ormai troppo tardi. Dato che non possiamo ritornare indietro nel tempo e riaverle, dobbiamo imparare a godercele e a dargli l’importanza che si meritano.
Non dobbiamo vivere con il rimpianto di non aver detto ad una persona alla quale si vuole bene:”Ti voglio bene” o “Grazie di tutto quello che fai per me”. Dobbiamo aprire occhi e bocca e amare e rispettare: oggetti, animali e persone, perché il tempo in cui stiamo e staremo insieme, non è infinito e quando arriverà il momento di dirsi addio (molto spesso non pensiamo che potrebbe essere più vicino di quanto immaginiamo dato che potrebbe arrivare all’improvviso, senza lasciarci il tempo di fare ciò che abbiamo sempre rimandato). Bisogna poter dire: “sono contenta/o di ciò che abbiamo fatto insieme e non rimpiango un singolo momento!”


Elisa Calamandrei

Nonostante la mia lettura di questo libro sia stata molto veloce – per di più due giorni di lettura -, non mi ha entusiasmato quanto mi sarei aspettata. Credo che in lingua originale il libro possa essere migliore, ma in traduzione il messaggio si sia leggermente perso. Leggerlo quasi sembrava un romanzo per bambini, però per ciò che voleva trasmetterci l’autore, stile e messaggio finale non sono ben riusciti insieme. Apparte ciò il libro non mi è dispiaciuto, anche se avrei preferito che l’italiano usato fosse più adatto al racconto.


Irene Morinello

Commento:
Avevo già letto il libro ma l’ho rivalutato perché la prima volta lo avevo mollato a metà trovandolo poco scorrevole e difficile da seguire mentre ora in poco tempo sono riuscita a leggerlo e una cosa che ho notato è che riuscivo a leggere più pagine di quante mi rendessi conto. Questo è un dettaglio che ho notato in rari casi e, per di più, sempre per libri di autori giapponesi o asiatici, perché hanno quel qualcosa che ti prende e ti trascina nel libro facendomi comprendere argomenti seri della vita come il fatto che gli attimi passati insieme ad una persona a noi cara vadano vissuti a pieno perché non ci saranno più.
Alla fine del libro mi sono presa un attimo di riflessione (come faccio con tutti i libri che leggo) e la domanda che mi sono posta è stata: lo rileggerei? Al momento la risposta è: sì lo rileggerei ma tra un po’ di tempo.
sicuramente non lo consiglio a chi prende la vita con superficialità senza dare il giusto peso alle cose.


Giulia Duranti

Se i gatti scomparissero dal mondo scritto dal giapponese Kawamura Genki è un libro adatto a tutte le età, il linguaggio utilizzato è molto semplice e ci sono molti dialoghi, quindi risulta di facile comprensione. All’inizio devo ammettere che può sembrare noioso perché sono presenti numerose descrizioni, ma con il proseguire della lettura emerge il vero scopo dell’autore, ossia di far riflettere i lettori sull’importanza degli oggetti che usiamo quotidianamente e degli affetti che ci circondano. Alla fine del libro mi sono commossa e ho impiegato diverso tempo per poter continuare la lettura avendo gli occhi offuscati dalle lacrime. Di seguito riporto una frase che mi ha particolarmente colpita e che credo possa essere un buono spunto di riflessione: “Avevamo scambiato la famiglia per un dato di fatto, ma la famiglia non è qualcosa che esiste a priori, la famiglia è qualcosa che si crea”.


Alice Bianchi

la trama mi è piaciuta molto, il libro è divertente e riesce a prenderti, penso però che in certi momenti la narrazione si interrompa per allungare concetti già chiari invece di arrivare direttamente al punto.
Nonostante non sia un’amante dei finali aperti in questo caso non mi è dispiaciuto per niente


Andrea Montori

“Se i gatti scomparissero dal mondo” è un romanzo scritto dallo scrittore giapponese Genki Kawamura, pubblicato in Italia da Feltrinelli. Il libro è una delicata e commovente riflessione sulla vita, la morte e sull’importanza delle relazioni umane.
La storia è narrata in prima persona dal protagonista, un postino giapponese che viene diagnosticato con una malattia terminale. Un giorno, mentre sta per affrontare la sua ultima settimana di vita, riceve la visita del diavolo che gli propone un patto: ogni volta che il protagonista accetterà di far scomparire qualcosa dal mondo, guadagnerà un giorno di vita in più. Il postino accetta e inizia a fare scomparire oggetti come telefoni cellulari, orologi e persino il cinema, ma quando il diavolo gli chiede di far scomparire i gatti, il protagonista si trova di fronte a una scelta difficile.
Il libro è scritto in modo semplice e diretto, ma allo stesso tempo è profondo e pieno di significato. La scrittura di Kawamura riesce a trasmettere al lettore tutte le emozioni e le riflessioni del protagonista. La storia è strutturata in modo da alternare momenti di grande intensità emotiva a momenti di leggerezza e ironia, creando un equilibrio perfetto tra i vari elementi.
Il tema principale del libro è la morte, ma non in senso negativo o angosciante. Al contrario, Kawamura riesce a trasformare la morte in un’occasione per riflettere sulla vita e sulle relazioni umane. Il protagonista, infatti, si rende conto che la vita è fatta di relazioni, di momenti condivisi con le persone che amiamo, e che la morte non deve essere vista come la fine di tutto, ma come una trasformazione.
“Se i gatti scomparissero dal mondo” è un libro che lascia il segno. La storia è toccante e commovente, ma allo stesso tempo piena di momenti divertenti e che ti fanno sentire tutt uno con il protagonista.


Lara Kourdi

Inizio col dire che questo libro non parla di gatti!
“Se i gatti scomparissero dal mondo” mi è piaciuto veramente tanto, non solo per il contenuto, ma anche per come l’ autore ha voluto scrivere il libro, cioè con un lessico che secondo me potrebbe essere adatto a tutti.
Non è un semplice racconto, ma è una lettera che il protagonista, un anonimo postino, scrive a una persona, la cui identità si verrà a scoprire nelle ultime pagine del libro.
Pagina dopo pagina si riesce a capire il carattere del personaggio e un po’ della sua vita: il protagonista è un uomo che vive in Giappone, che si ammala di cancro e dovrà fare un patto con il diavolo per riuscire ad avere un giorno di vita in più ogni giorno. Questa lettera racconta tutta la settimana del protagonista, che a parer mio, è una settimana molto complessa e piena di scelte impegnative.
Il libro come ho detto prima è molto bello, ti prende veramente tanto e devo dire che mi ha fatto divertire, commuovere e anche riflettere molto.


Marco Baroni

Il libro è scritto da Kawamura Genki e parla di un uomo di 30 anni, di cui non viene citato il nome, che scopre di avere un tumore terminale e che li rimangono pochi giorni di vita.
L’uomo vive da solo con il suo gatto di nome cavolo a cui è molto affezionato e dopo la brutta notizia un giorno gli fa visita il diavolo che chiede all’uomo se è disposto a far sparire qualcosa a caso dal mondo in cambio di un giorno in più di vita, la cosa va avanti per un po’ di giorni e ogni giorno il diavolo si prende qualcosa fino a che un giorno la scelta che il diavolo porrà sarà un giorno di vita ma i gatti scompariranno.
Il libro mi è piaciuto molto anche se a parer mio poco scorrevole infatti ho fatto un po’ di fatica a leggerlo ma n’è valsa la pena.


Fabio Sejdiraj

Il protagonista di questo racconto è un normale uomo di trent’anni che fai il postino e soffre di una malattia incurabile, a causa di questa gli rimane una settimana di vita. Insieme alla sua tristezza e disperazione compare un diavolo che gli propone un gioco con dei patti: il diavolo avrebbe fatto scomparire certi oggetti o abitudini e il protagonista doveva sopportare sia le cose negative e positive che sarebbero successe.
L’autore di questo libro si chiama Genki Kawamura, nasce a Yokohana nel 1979, dopo la laurea Genki collabora per alcuni film e viene premiato per giovane produttore cinematografico. Questo libro non mi è piaciuto particolarmente perché, non è del mio genere preferito ma ci sono state parti dei primi capitoli che mi sono piaciuti. Lo considero alle persone a cui piacciono i libri di narrazione.


Agnese Tinti

Nel libro “Se i gatti scomparissero dal mondo” di Kawamura Genki, il protagonista della storia è un anonimo postino che ama passare le proprie giornate nell’appartamento che condivide con il suo gatto Cavolo. La sua vita viene scossa da un’improvvisa malattia incurabile. Ed è qui che compare il nostro Diavolo che gli propone il seguente patto, un giorno di vita in più per ogni cosa che il postino avrebbe deciso di far scomparire definitivamente dal mondo, con annessi ricordi ed emozioni. Naturalmente la scelta di cosa far scomparire gli oggetti spetta al diabolico tentatore.

Questo libro  che inizialmente mi è sembrato scorrevole e leggero si è poi rivelato profondo e pieno di spunti su cui riflettere. Ti puoi allontanare da qualsiasi oggetto anche molto caro, ma il difficile è privarsi dell’affetto per qualsiasi essere vivente.


Challe Adèle

Cosa saresti pronto a veder scomparire per un giorno di vita in più?

È la domanda che si deve fare il protagonista di questo libro. È un postino, vivendo solo col suo amato gatto, e quando impara che soffre di un cancro allo stadio finale e che potrebbe morire da un giorno all’altro, il suo primo riflesso è di scrivere una lista di cose da fare prima di morire. Ma è senza contare sull’apparizione del Diavolo in persona, che non solo gli annuncia che la sua morte arriverà l’indomani, ma gli propone un patto: un giorno di vita in più in cambio di qualcosa da far scomparire.

Questo libro mi è tanto piaciuto. È il tipo di storia che ci porta a tante riflessioni, ad interrogarsi sul senso della nostra vita ed alle cose che contano veramente per noi, e questo mi ha sempre molto toccata. Il tema principale del libro è la morte. Come affrontare l’idea di scomparire dal mondo? Attraverso ogni capitolo, che fa corrispondere la scomparizione di un oggetto particolare ad un’esperienza del protagonista, possiamo vedere le diverse fasi che conosce il protagonista, dallo shock all’accettazione, attraverso la tristezza e la paura.

Questo libro è davvero molto facile da leggere. Non è lungo e il vocabolario è semplice. Un elemento che mi ha colpito nella narrazione è il fatto che, all’eccezione del gatto del protagonista, il nome dei personaggi non ci è mai dato. Un soprannome eventualmente, ma mai più, neanche il protagonista. Secondo me, questo ci permette di identificarsi ancora meglio con lui. Anche se ha la sua propria personalità, le sue proprie esperienze, si ritrova in una situazione in cui ci possiamo tutti immaginare. Quando ci pensate, cosa fareste se foste stati al suo posto? La verità è che non si può sapere, ma una cosa è sicura: non ci rendiamo mai conto di cosa sia veramente importante prima della fine.


Niccolo Stefan

La lettura di “Se i gatti scomparissero dal mondo” è fluida ed efficace, il linguaggio è semplice, ma mai comune. La trama, che si sviluppa sotto forma di lettera che il protagonista decide di scrivere – come fosse un addio – propone innumerevoli spunti di osservazione sulla vita, sugli affetti, sulla nostra tendenza a dare per scontato molto di ciò che ci circonda, su ciò che è effettivamente importante e che sta nelle piccole cose. È una storia che si schiude con una crudele diagnosi di morte, ma si conclude con un messaggio pieno di speranza.
La storia racconta la vicenda di un postino di 30 anni di cui la sua unica compagnia e quella di un gatto chiamato Cavolo.
Un giorno si trova a riscontrare una malattia grave, il suo dottore gli diede pochi giorni di vita, da quella sera gli si presentò un diavolo e gli propose di eliminare un oggetto dal mondo in cambio di un giorno di vita…


Teodora Marc

È un romanzo breve. Il protagonista è affetto da una malattia terminale e non ha un buon rapporto con i suoi parenti, con lui ha solo il suo gatto Cavolo. Gli rimane 1 settimana di vita e quindi stringe un patto con il diavolo in persona e ogni giorno per avere un giorno in più di vita deve scegliere cosa far scomparire dal mondo, fino alla fatidica domanda “e se facessimo sparire i gatti?” Questo libro è molto toccante, dolce e mi è piaciuto molto.


Martina Pacelli

Il libro “se i gatti scomparissero dal mondo”, scritto dall’autore giapponese Genki Kawamura, narra di un uomo che fa il postino e da un forte mal di testa scopre di avere una malattia terminale. Dalla disperazione si addormenta e al suo risveglio si ritrova davanti a sé una figura che mai si sarebbe aspettato e con il quale stringerà un patto per far si che la sua vita si allunghi ma come tutti noi sappiamo ci sono delle conseguenze e il protagonista dovrà sacrificare ogni giorno qualcosa per ottenere in cambio un giorno in più sulla terra.
Questo libro è abbastanza scorrevole e mi ha colpito molto soprattutto perchè ciò a cui sta andando in contro il protagonista è davvero drammatico, fa riflettere sull’importanza di tutto ciò che ci circonda, su cose che magari per noi non sono importanti e magari per altri sono essenziali. L’episodio che mi è piaciuto di più è quando al protagonista gli appare questa figura con il quale stringerà il patto e leggendo la storia sono riuscita ad immedesimarmi nel protagonista e capire la difficoltà nel fare determinate scelte che possono cambiare radicalmente la vita.


Margot Prever

Libro bellissimo, davvero eccezionale. Una delicatezza davvero notevole anche su questioni complicate (come la morte e la solitudine) riflessioni altrettanto delicate che riescono a far aprire gli occhi e riflettere su argomenti complessi. Ho apprezzato la costruzione molto umana dei personaggi e la descrizione profonda e realistica che rende meno assurdi del previsto gli avvenimenti più strani e impensabili. La lettura è scorrevole nonostante i vari punti di riflessione, molto coinvolgenti e spesso toccanti. Consiglio vivamente la lettura di questo libro.


Anita Gashi

Questo libro è molto interessante, fa commuovere un po’ sentendo come il protagonista fa di tutto per un giorno in più di vita dopo che ha scoperto di avere questa malattia, scorre molto bene e viene voglia di continuare a leggerlo. Mi è piaciuto molto in sostanza


Camilla Quispe

“ Se i gatti scomparissero” è un libro molto interessante, è sicuramente una lettura che non ti lascia insoddisfatto , poiché anche se è abbastanza corto e scorrevole ogni capitolo di spinge ha continuare a leggere. La storia è particolare però considero che il finale non abbia raggiunto le aspettative che prospetta all’inizio, e non perché non sia un lieto fine bensì sembra che non ci sia una vera fine.


Teodora Sestini

Un libro dove il protagonista riceve la notizia che sta per morire e ogni giorno per una settimana pensa; pensa alla madre,

alla ex ragazza e ai gatti, che lo hanno accompagnato durante tutto il corso della sua vita, tutto questo mentre il diavolo lo visita e gli chiede di sacrificare ogni giorno un oggetto per vivere un giorno in più.

Ma alla fine, vale la pena vivere se nel mondo non rimane più niente? Vale la pena vivere se la tua vita è svuotata da tutte le cose che ti rendono felice? Vale la pena far scomparire un adorabile palla di pelo che ti conforta quando ne hai bisogno e ti guarda con quel faccino adorabile mentre ti chiede da mangiare?

Certo che no.

Insomma pensavo che mi sarebbe piaciuto di più ma ogni capitolo è in sostanza uguale : il protagonista si domanda se vale la pena cancellare una determinata cosa dal mondo, ma a un certo punto non c’è l’ho fatta più a continuarlo perchè diventava troppo noioso.


Alessio Zeffiri

“Se i gatti scomparissero dal mondo” è un libro di Kawamura Genki.
Il protagonista è un uomo sulla trentina che lavora come postino nella sua città, vive da solo in un appartamento a eccezione del suo gatto, Cavolo. Le sue giornate sono noiose e monotone fino a quando, in seguito a un raffreddore e mal di testa, si rivolge al medico che gli diagnostica un tumore al cervello di quarto grado; il dottore gli svela, inoltre, che nella peggiore delle ipotesi gli sarebbe rimasta una settimana. Tornato a casa, fa un incontro inaspettato, incontra il diavolo che ha le sue stesse sembianze, ma stile e carattere diversi. Gli dice che in realtà morirà il giorno successivo, ma proprio per questo gli propone un patto; Aloha (che è il nome che ha deciso di dare al diavolo) gli avrebbe allungato la vita di un giorno, ma in cambio avrebbe fatto sparire qualcosa dal mondo. Il protagonista ci pensa e realizza che ci sono tante cose inutili, così accetta, ma scopre che è il diavolo a decidere cosa far scomparire. Così per tre giorni farà scomparire i telefoni, i film e infine gli orologi. Al quarto giorno però Aloha gli propone di far scomparire i gatti, ma il protagonista non ci riesce in quanto è troppo legato a Cavolo. Questa esperienza, se così possiamo chiamarla, anche se l’ha portato inevitabilmente alla morte, gli ha fatto capire quali sono le persone e le cose che contano davvero nella vita, accettando il proprio destino, senza togliere più niente agli altri. La storia termina con il protagonista che scrive una lettera di riconciliazione con il padre, dopo che sua mamma nella lettera d’addio prima della sua morte,avvenuta anni prima, aveva scritto di fare pace con il padre, in quanto si erano separati dopo aver litigato.
Io non ho letto molti libri, anzi posso dire di averne letti veramente pochi, ma tra quei pochi che ho letto questo è uno dei miei preferiti, perché ci fa capire che noi capiamo il vero valore delle cose solo quando non le abbiamo più e ci insegna che bisogna sempre essere grati a coloro che ci vogliono bene e coloro con i quali abbiamo passato la nostra vita, ma non lo fa con pesantezza, anzi a tratti è pure divertente. Le cose che mi sono piaciute di più di questo libro riguardano principalmente il gatto, infatti mi è piaciuto che per del tempo potesse parlare e che il protagonista abbia preso la decisione di non far scoprire i gatti, cosa che avrei fatto anch’io e infine mi è piaciuto il finale aperto, perché così non fa vedere la più triste.


Manuel Addis Pacini

RELAZIONE LIBRO DA LEGGERE:

Libro scelto: Se i gatti scomparissero dal mondo

Autore del libro: Kawamura Genki

Riassunto del libro:
La prima cosa importante è che Il nome del protagonista non viene mai detto, la storia parte col sapere che lui è un postino di circa 30 anni che vive con un gatto che si chiama cavolo.
La storia si basa sul fatto che il protagonista sta morendo per un tumore al cervello. Tornato dalla visita medica che glielo ha fatto scoprire sviene e al risveglio trova un diavolo in stile hawaiano che ha il suo stesso aspetto. Il diavolo propone al protagonista del libro un patto: il diavolo gli avrebbe allungato la vita di un giorno in cambio di far scomparire dalla terra una cosa… ma questa cosa doveva essere scelta dal diavolo. Il diavolo toglie diverse cose dal mondo per esempio i cellulari e altre cose che per il postino sono futili, per poi arrivare a togliere i gatti, che sono per il postino la cosa a cui tiene di più in assoluto.

Riflessione personale:
Mi è piaciuto molto il libro in quanto sono abituato a leggere libri di autori giapponesi e come genere mi affascina. Il fatto che si basi sulle scelte dell’uomo e sulle decisioni ci fa pensare a cosa avremmo fatto noi e ci fa fare delle riflessioni in quanto ci mettiamo nei panni del postino. Consiglio alle persone a cui piace crearsi un finale nella propria testa di leggere questo libro; il linguaggio l’ho trovato strutturato in maniera comprensibile.


Bianca Tendi

Certe volte si pensa che i libri più corti, con meno pagine, siano i più facili da leggere, e questo libro, come tanti altri, dimostra che non è così. Certe volte basta poco, pochi capitoli, poche frasi, bastano poche semplici parole, per nascondere un significa così pronfondo.
Questo libro mi è piaciuto proprio per il fatto che racchiude in realtà molte storie in sè:
Quella di un malato terminale, quella di una persona logorata da una lotta interiore, la storia di tutti noi, insoddisfatti dalla vita per il semplice fatto che diamo per scontato sia lunga. Speriamo che il giorno passi, che i momenti brutti corrano per soffrire meno, e solo alla fine del nostro cammino ci rendiamo conto di quanto sia volata, e ci pentiamo di tutte quelle volte che abbiamo sorvolato senza attenzione sulle piccole cose che ogni giorno ci rendono felici e grati.

Con una lettura semplice e scorrevole sono riuscita ad immedesimarmi nella vita di una persona che solo poco prima di morire si rende conto di quanto sia bello vivere, tantochè si attacca ad ogni piccolo granello di speranza che gli rimane pur di vivere. Così tanto da pretendere di essere abbastaza importante da poter prendere la decisione di far scomparire qualcosa dal mondo: film, telefoni, orologi, il suo migliore amico. No questo è troppo, perché alle volte è meglio arrendersi al destino, per chi ci crede, per quanto brutto possa essere, piuttosto che prendersi la briga di porre fine alla vita del caloroso e intellingente essere che per tutta l’esistenza ci ha guardato con quei due occhietti attenti e chissà magari ci ha pure giudicati e derisi, ma in fondo che ci ha sempre amati nella sua indipendenza.


Caterina Sbuelz

“Se i gatti scomparissero dal mondo” è un libro che porta chi legge a riflettere. E’ una storia che elogia la vita in tutte le sue forme e in tutti i suoi momenti, anche quelli che non ci sembrano importanti. Il protagonista infatti fa scomparire oggetti che riteneva essenziali, attraverso la cui mancanza si rende conto degli attimi che non si era fermato a considerare sufficientemente. Mentre si legge si pensa a cosa si è realizzato nella vita, al modo in cui si è vissuto e all’importanza delle nostre azioni, per noi stessi e per gli altri. Il messaggio che il libro vuole trasmettere è che bisogna imparare ad apprezzare ogni momento della vita e ad essere felici solo per il fatto di avere l’opportunità di vivere, perché la felicità a volte può dipendere dall’uomo stesso. Il messaggio è importante, anche se ti fa mettere in discussione il modo in cui hai vissuto fino a quel momento. Si mettono in dubbio anche le abitudini che regolano la vita delle persone, come appunto la suddivisione dei giorni in ore, per sottolineare che spesso ci si concentra su cose relativamente significative che influenzano il nostro umore e il nostro modo  di vedere la vita. Il protagonista si vede venire tolte via via le cose che ritiene più essenziali, dai telefoni fino ai gatti, che rappresentano il ricordo di sua madre e quello che è rimasto di lei. Viene da chiedersi quindi quali siano le cose più preziose per noi e cosa faremmo se ci venissero sottratte. Il diavolo nel libro non ricopre il ruolo dell’antagonista, perché serve a far capire al protagonista quali sono le cose più importanti per lui, quindi la sua famiglia compreso il gatto e le altre persone che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita, e cosa deve fare prima di morire, cioè riconciliarsi con il padre.

Il libro mi è piaciuto perché la storia è originale e ti trasporta in un Giappone lontano che però appare molto vicino rispetto alle relazioni e alle emozioni umane, si legge piacevolmente e quello che vuole lasciare nel lettore è giusto, anche se già trattato diverse altre volte in letteratura. La scrittura inoltre è un po’ troppo semplice e poco elaborata, anche se potrebbe essere dovuto alla traduzione dal giapponese o allo scopo di trasmettere il messaggio nel modo più comprensibile per tutti.


Pietro Meazzini

“Se i gatti scomparissero dal mondo” è un libro scritto da Kawamura Genki, pubblicato il 25 ottobre del 2012 (tra l’altro la data del mio compleanno). Il libro ha uno stile narrativo e parla di un uomo che di lavoro fa il postino, mette in comunicazione le persone consegnando ogni giorno decine di lettere non ha nessuno con cui parlare nella vita di tutti i giorni perché è un uomo solo. La sua unica compagnia è un gatto con il quale condivide un appartamento. Nel corso della storia accadranno fatti che non sono molto comuni tra la gente che renderanno la storia sempre più interessante. È un libro che, nonostante la mia mancata predisposizione per la lettura in generale, è riuscito ad appassionarmi. È molto scorrevole e l’autore utilizza molto l’ironia che è molto apprezzabile. Penso che sia un libro che possa piacere a quasi tutti e lo consiglio soprattutto a chi vuole una lettura veloce ma intensa.


Emma Kiyomi Pagliai

Il romanzo è scritto dallo scrittore giapponese Kawamura Genki, è stato pubblicato in Italia nel 2019 dalla casa editrice Einaudi. Il libro è costituito da 133 pagine divise in 7 capitoli.
Il protagonista del racconto è un semplice postino che scopre di avere un cancro e decide di scrivere una lista delle 10 cose da fare prima di morire… fino a quando non accetta un patto con il diavolo.
Questo libro non mi ha suscitato emozioni forti a parte nei tratti in cui si parla dell’infanzia del protagonista e del rapporto con i genitori. Il linguaggio lo trovo scorrevole e semplice, quindi è secondo me è un libro adatto a tutti.

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